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Decreto MIT-MEF su contributi alle imprese ferroviarie di trasporto merci annualità 2023-2027

E’ stato pubblicato sul sito del Ministero il Decreto interministeriale MIT-MEF n. 64 del 20.3.2023 recante la Disciplina dell’assegnazione di contributi alle imprese ferroviarie per il trasporto merci su ferrovia effettuato negli anni 2023, 2024, 2025, 2026 e 2027.

In particolare, si prevede che venga riconosciuto a ciascuna impresa ferroviaria richiedente un contributo pari ad 1,30 euro/treno*km per i servizi, compresi quelli transfrontalieri, aventi origine o destinazione nelle regioni Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia, elevato ad 1,83 euro/treno*km per i servizi che abbiano comportato il traghettamento dei treni.

Nei limiti delle risorse disponibili, a ciascuna impresa ferroviaria è altresì riconosciuto, proporzionalmente ai treni*km effettuati sull’intera infrastruttura ferroviaria nazionale, con esclusione di quelli effettuati nell’ambito del progetto di AFA, un ulteriore contributo non superiore al valore di euro 2,50 a treno*km, provvedendo alla ripartizione delle risorse che residuano dopo il riconoscimento dei contributi di cui al precedente punto.

La misura prevede che la contribuzione riconosciuta a ciascun beneficiario, non ecceda, tenuto conto anche degli eventuali ulteriori contributi europei, statali e regionali aventi le stesse finalità di quelli disciplinati dai decreti in oggetto:

  1. il limite del 30% del costo totale relativo al trasporto ferroviario, comprensivo di tutti gli oneri accessori inclusi: verifica, formazione treno e manovra;
  2. ed il limite del 50% dei costi esterni evitati dalla modalità ferroviaria rispetto ad altra modalità più inquinante fissato in 7,52 euro/treno*km sulla base dei dati contenuti nello studio inviato alla Commissione Europea in relazione alla Decisione della Commissione europea C (2016)8480 final del 19 dicembre 2016.

Infine, qualora a seguito di verifiche, anche successive, si riscontrassero eventuali sovra-compensazioni, anche derivanti da aiuti illegittimi o incompatibili, l’impresa beneficiaria sarà tenuta a restituire il contributo percepito con successiva esclusione del beneficio.

 

Fonte

Sito web  MIT

 

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