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ALIS promuove la Logistica Sostenibile

Una  conferenza organizzata con il  Consorzio ZAI

Verona, 3 maggio 2017 – Agevolare lo sviluppo di progettualità condivise tra le imprese di autotrasporto associate, i porti e gli interporti. E porre l’attenzione di tutti gli operatori sul vantaggio dell’uso dell’intermodalità quale soluzione logistica. Questi gli obiettivi primari di A.L.I.S. – Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile che sono stati ribaditi oggi durante il convegno “Logistica sostenibile. Il ruolo dei porti, degli interporti e dell’autotrasporto”, presso l’Interporto Quadrante Europa. “Desideriamo promuovere concretamente i traffici intermodali, anche nella logica dei ‘fast corridor,’ favorendo l’integrazione e la standardizzazione delle tecnologie – è intervenuto Guido Grimaldi, Presidente di A.L.I.S. – In questo modo si potranno fornire alle imprese del territorio servizi e strutture più competitive, aumentando considerevolmente le opportunità occupazionali”.

La scelta dell’interporto di Verona quale sede della conferenza ha un importante significato. In primo luogo strutture come questa rappresentano l’eccellenza dei centri intermodali nazionali; indicativa è poi la recente adesione del Consorzio ZAI ad A.L.I.S., con la quale condivide la convinzione che per il settore sia necessaria la collaborazione tra porti, interporti e gli altri stakeholders del sistema.

“Specie in questa particolare area geografica, il ruolo degli interporti e dei porti è strategico – ha proseguito Guido Grimaldiin quanto infrastrutture in grado di captare considerevoli volumi di traffico merci da destinare al trasporto diversificato. Sono fermamente convinto che l’intermodalità rappresenti il futuro del trasporto e della logistica”. Gli interporti, in particolare, meritano di essere valutati adeguatamente per il contributo che possono dare al decongestionamento stradale, allo sviluppo di sinergie concrete con i porti, alla sostenibilità ambientale.

In tale ambito vale regola delle 3 E: economics, sostenibilità in termini economici, equity (equità sociale), sociali ed environment, ambientali. Questi 3 punti corrispondono proprio con i macrobiettivi che A.L.I.S. si è posta come finalità all’atto della sua costituzione: la sostenibilità economica raggiungibile attraverso un processo di internazionalizzazione, l’equità sociale che passa dalla riduzione del divario tra Nord e Sud, e infine l’environment con una maggiore attenzione verso il nostro Pianeta tramite il perseguimento di politiche sempre più green.

Essenziali appaiono la continuità territoriale con le grandi isole e il riscatto del Mezzogiorno. La continuità territoriale per la Sicilia e la Sardegna è un punto cardine del sistema della politica dei Trasporti del Paese. “Per garantirla c’è bisogno che non ci siano alterazioni della concorrenza – ha precisato il Presidente Guido GrimaldiPertanto vogliamo che la sostenibilità del trasporto avvenga attraverso regole uguali per tutti, che non si faccia cabotaggio europeo con autisti sottopagati. Come è possibile – ha proseguito – che un solo armatore italiano riceva circa 90 mln di sovvenzioni per servizi nel Mediterraneo svolgendo ed espletando linee per la Sardegna con un naviglio tra i più obsoleti e datato d’Europa, con navi passeggeri di oltre 50 anni di età e che ciononostante si lamenta, mentre vi sono altri armatori che svolgono servizi per le grandi isole come Creta, Malta, Sicilia e la stessa Sardegna ai quali non viene elargito alcun contributo o sussidio.”

Se questi fondi vengono concessi, secondo A.L.I.S. ciò deve avvenire a seguito di una gara e non solo in favore di una sola compagnia armatoriale, ma devono essere elargiti direttamente ai cittadini siciliani, sardi e alle aziende di autotrasporto che svolgono servizi verso le isole e che liberamente devono poter scegliere con quale compagnia e su quali linee imbarcare. “Ci auguriamo quindi – ha aggiunto Guido Grimaldiche il Ministero riveda in maniera lungimirante la sua posizione. È in questo modo che per la prima volta verrebbero premiate la qualità e la sostenibilità del servizio”.

Essenziale, quindi, ridurre il divario tra Nord e Sud, che è comunque destinato ad aumentare se non si abbatteranno i costi della logistica.

Altro concetto essenziale è quello dell’ecosostenibilità, condiviso a livello Europeo; da un lato la Commissione Europea per la riduzione delle emissioni di gas serra del traffico stradale punta sull’aumento dell’efficienza energetica del parco veicolare, privilegiando l’imposizione di standard tecnologici sempre più elevati e, dall’altro, sull’utilizzo di combustibili alternativi, per i quali la stessa Commissione ha indicato precisi target di sostituzione dei derivati del petrolio al 2020.

Le aziende associate ad A.L.I..S. stanno facendo anche grandi investimenti sull’alimentazione dei veicoli a metano/LNG: tali mezzi garantiscono già adesso un sensibile miglioramento delle emissioni inquinanti ed acustiche.

Intermodalità significa redditività: da uno studio sui bilanci delle aziende di logistica e autotrasporto, le uniche ad avere un risultato positivo di oltre il 10% in termini di redditività tra utile e fatturato sono proprio quelle che hanno sposato l’idea di intermodalità. “Investire sulla plurimodalità, sullo spostamento di persone e merci in modo ecologico, economico e interconnesso è sempre più una necessità richiesta dal mercato” ha concluso il Presidente dell’Associazione Logistica, che ha ringraziato per la significativa partecipazione – oltre agli altri intervenuti – Zeno d’Agostino, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Adriatico Orientale, e Pino Musolino, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Adriatico Settentrionale.

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