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Sentenza Corte di Cassazione n. 47825 del 21.11.2019: Attività di gestione rifiuti non autorizzata

La Corte di Cassazione, Sez. III penale, con Sentenza n. 47285 del 21/11/2019, è tornata a pronunciarsi in materia di “Attività di gestione di rifiuti non autorizzata” (Art. 256 Decreto legislativo 03/04/2006, n. 152, recante “Norme in materia ambientale”). Nella pronuncia in commento, la Cassazione, dando continuità ad un precedente e consolidato indirizzo giurisprudenziale, ha espresso il seguente principio di diritto: “il reato di cui al D.Lgs. n. 152 del 2006, art. 256, comma 2, può essere commesso dai titolari di impresa o responsabili di enti che abbandonano o depositano in modo incontrollato non solo i rifiuti di propria produzione, ma anche quelli di diversa provenienza; ciò in quanto il collegamento tra le fattispecie previste dal primo e dal secondo comma dell’art. 256 cit., (già D.Lgs. n. 22 del 1997, art. 51) riguarda il solo trattamento sanzionatorio e non anche la parte precettiva (così Sez. 3, n. 47662 del 08/10/2014, Pelizzari, Rv. 261285-01, nonché Sez. 3, n. 38364 del 27/06/2013, Beltipo, Rv. 256387-01)”.

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